L’editoriale di Mario Sconcerti sul Corriere della Sera è quasi interamente incentrato sulla sfida di S. Siro che ha visto l’Inter sbarazzarsi facilmente della Juventus.
E’ un vero e proprio atto di accusa alla Juventus
“L’Inter si lascia alle spalle la peggiore Juventus degli ultimi dieci anni. Una non squadra, incapace di dare qualità al gioco e di trovare uomini che sappiano trovare alternative singole”. Questa la sentenza in apertura di Sconcerti.
“È scomparso Ronaldo, non è arrivato Chiesa, è rimasto sempre normalissimo Morata, è mancato completamente il centrocampo di Rabiot e Bentancur, lento, vuoto, corto, da piccola provincia italiana”.
Sconcerti poi passa alla accuse a Pirlo: “Le responsabilità di Pirlo in questo paesaggio lunare sono di non aver dato presenze alla squadra. Non c’è un leader, non sono evidenti insegnamenti, non c’è un’anima, un bisogno comune. E tolti i gol inventati da Ronaldo la Juve è caduta in un silenzio desolato come venisse da un’altra dimensione”.
“È come se la Juve fosse dentro una nuvola di dilettantismo, una ricerca annoiata di come passare il tempo. Non corre, non colpisce, non protesta, non reagisce. Tutto questo produce una differenza di 12 punti tra lo scorso anno e questo. Significa essere fuori, doversi scuotere per cercare almeno la Champions”, sentenzia Sconcerti.