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Juve-Napoli, Beccantini: “Sorpreso da durezza rispetto a Calciopoli quando, miracolò Franco Carraro da quattro anni e sei mesi di squalifica e 80mila euro di ammenda con diffida”

Roberto Beccantini, illustre giornalista sportivo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TuttoJuve.

La nota firma sportiva ha commentato la sentenza della Corte d’Appello federale su Juve-Napoli:

Non sono né un virologo, né un aslologo, né un dietrologo e nemmeno un avantologo. Aspetto, con curiosità, l’epilogo. Mi ha solo sorpreso la durezza rispetto all’epoca di Calciopoli quando, fra le altre cose, miracolo’ Franco Carraro da quattro anni e sei mesi di squalifica e 80mila euro di ammenda con diffida”.

Passando al calcio giocato, Beccantini sostiene che “la Juventus è ancora un cantiere: voto 5. Cosa le manca? Bella domanda: idee a centrocampo che non siano, necessariamente, il portar palla o il lancio lungo. Ma con quello che gli passa il convento, temo che sarà difficile porvi rimedio”.

E sul futuro del tecnico bianconero, il giornalista non ha dubbi: “L’allenatore è pagato per pagare. In un mondo normale, pagherebbero anche coloro che l’hanno scelto. Ma in questo, che normale non è, Andrea è di Andrea. Resterà”.

Su Dybala: “Paulo non è un fuoriclasse, ma ha colpi da fuoriclasse: penso, per esempio, al suo sinistro sivoriano.  […]Ha sofferto l’impatto di Cristiano, non mi pare circondato da persone illuminate, sa che la società lo avrebbe volentieri piazzato al Manchester United o al Tottenham”. 

Lotta scudetto? “La mia griglia d’agosto era: 1) Juventus, 2) Inter, 3) Atalanta, Milan, 5) Napoli, 6) Roma, 7) Lazio. Il virus ha reso così anomalo il campionato che mi verrebbe voglia di rimescolare le carte. Ma resisto”.

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