Stile Juve

Pavan: “Morata buon piano di riserva. Dzeko a 34 anni sarebbe costato 17 milioni, Morata per un anno ne può costare 9”

Dopo aver lasciato Torino nel 2016, Alvaro Morata sta per indossare nuovamente la maglia bianconera. Intorno alle 9.30 l’attaccante spagnolo ha varcato l’ingresso del JMedical per le visite mediche di rito, a cui seguirà la firma del contratto, prima di ricominciare la sua avventura bianconera.

Una scelta che ha spiazzato i tifosi che, viste le indiscrezioni circolate negli scorsi giorni, erano pronti ad accogliere uno tra Dzeko o Suarez.

A commentare la scelta della dirigenza bianconera ricaduta su Morata, il giornalista Massimo Pavan, che su tuttojuve.com scrive:

“Alla fine arriva Morata, una scelta un po’ sorprendente all’insegna della continuità con il passato, visto che Morata non avrà bisogno di un periodo di adattamento e potrà subito essere pronto ed a disposizione per Andrea Pirlo.

La Juventus aveva bisogno di un attaccante ed ha deciso di tornare su una vecchia conoscenza, quell’Alvaro Morata che già conosce e che pensa sicuramente essere un colpo importante. La condizione non è economica, visto che la Juventus pagherà nove milioni per il prestito oneroso e 45 milioni per il riscatto, diritto, ma non obbligo, da segnalare che l’obbligo potrebbe essere prorogato per un’altra stagione.

Insomma, la volontà della Juventus potrebbe essere quella di andare per le lunghe e non pagare tutti i 45 milioni indicati come cifra del riscatto. Questa rimane una condizione che può permettere alla Juventus di valutare la soluzione con serenità. Basti pensare che Dzeko a 34 anni sarebbe costato 17 milioni di euro, Morata per un anno ne può costare 9, insomma qualcosa di sostenibile.

La decisione di puntare sullo spagnolo nasce dalle difficoltà evidenti di chiudere per Edin Dzeko, ma questo non sembra essere un problema, visto che i bianconeri avevano anche piani di riserva e quello di Morata è in ogni caso un buon piano.

Unica perplessità nasce dalle caratteristiche tecniche di Morata che è punta diversa rispetto al calciatore bosniaco che ha dimostrato di essere punta potenzialmente adattabile agli attaccanti bianconeri, capace di tenere alta la squadra, doti che forse Morata non ha.

Non mancherà a Morata la voglia di Juve, del resto lui lo aveva sempre detto che da Torino non sarebbe mai andato via“.

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